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sabato 21 novembre 2020

Aerangis kotschyana



Metà Novembre 2020 - Rifiorita con due steli. 


Inizio Febbraio 2020 - Ho rinvasato in ampia ciotola vista la stazza e la tendenza a produrre radici aeree.



Metà Ottobre 2019 - rifiorita con un lunghissimo stelo l'esemplare che ho tenuto mentre l'altro l'ho regalato, anche lui con stelo in formazione. Stavolta i boccioli prima ed i fiori dopo sono ben formati. 


 Fine Settembre 2018 - Eliminato il cestello ho messo, a fine inverno le due piante in due vasi separati vista la mole che stanno raggiungendo perché i contenitori aperti non sono molto indicati, tranne casi specifici, alla mia serra. Una sola pianta ha emesso due steli che sono fioriti, o ci hanno tentato, a metà Settembre ma, non capendo il perché fossero brutti e come mangiati sui bordi ho guardando cercando il colpevole e... ho trovato i tripidi! 😱
Fatto due striminzite foto d'ordinanza e... tagliato e gettato gli steli. 


 Metà ottobre 2016: ambedue le piante avevano uno stelo ma solo una lo ha fatto progredire.


 Ottobre 2015 - La pianta originaria è stata divisa in due vasetti dopo una aggressione da funghi e piano piano si è rimessa in salute tanto da produrre uno stelo da parte della pianta più grande. Lo stelo è progredito per poi ingiallire irrimediabilmente. 




Questa povera pianta ha subito di tutto: ero contentissima per la crescita di uno stelo quando, nel riportare le piante in casa in autunno, le ho spezzato lo stelo. Mi sono maledetta da me. La sfortuna però sembra accanirsi e, a fine novembre, noto una macchia sulle foglie: mi avvicino e vedo una specie di filigrana ma l'occhio coglie qualcosa che si muove. Il bruco maledetto ne frattempo ha fatto un gran bel danno.




Riacquistata e ritirata in Orticoline d'inverno 2012 da Riboni.
La pianta è molto accestita, grossa ma presenta un po' di macchiette sparse che un po' m' inquietano per via dei miei trascorsi con il fungo micidiale. Ad ogni modo è una pianta che sembra davvero robusta. Speriamo in bene. 




 Orchidee del Lago Maggiore ad Orticoline d'inverno 2009
Dal Niger al sud dell'Etiopia, Kenia e Angola e nel centro Africa in generale in habitat di prateria e savana

  • SERRA INTERMEDIA - CALDA
  • LUCE MEDIO - BASSA
  • RIPOSO NO
  • PROFUMO SI'

Improvvisamente ha perso forze ed è morta dopo un annetto e mezzo di vegetazione alquanto stentata. All'acquisto non me ne sono resa conto ma, confrontandola con il secondo acquisto da Riboni, pare proprio che fosse molto giovane. 


Gradisce alta umidità, ombra moderata, caldo in estate e un riposo invernale secco per indurre la fioritura aumentando l'umidità con l'aumentare della luce. Se la luce a cui sono sottoposte le piante è troppo forte fa ingiallire le foglie . Se in autunno perde la foglia basale è normale. In inverno ha bisogno di un riposo secco. 
In questo forum trovo (tradotto da Google) : cresce nelle zone calde con precipitazioni stagionali ha bisogno di un periodo di riposo in modo abbastanza secco in inverno - all'ombra moderato e intermedio a temperature calde. Si può essere riluttanti a fiore se la luce non è abbastanza luminoso, ma deve essere dato un po 'di riparo dal sole o le foglie gialle troppo. Si tratta di uno dei Aerangis africano ed è ampiamente distribuito in tutto il continente, sempre più a sud fino Zimbabwe e Malawi e come estremo a nord come l'Etiopia e Tanzania. Altitudine varia da 1500 mt a livello del mare. Posso immaginare che, data la sua ampia distribuzione, che non è troppo esigenti fino a quando i requisiti di base sono soddisfatte. 


 FONTI : 






  • Marzo 2018 - Rinvasata creando due vasi dai due cespi distinti.
  • Settembre 2019 - Ho tenuto un solo esemplare, l'altro l'ho regalato
  • Aprile 2020 - Rinvasato in ciotola ampia













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